Per gli adetti delle PLE il lavoro che spesso sono chiamati ad eseguire è in quota e vicino a linee elettriche aeree non isolate. Questo implica una serie di pericoli e difficoltà che devono essere affrontati, in particolar modo per la messa in sicurezza di tutti. Molti incidenti da folgorazione, infatti, succedono perché spesso i tecnici delle PLE non sono a conoscenza della presenza di cavi elettrici o vi lavorano troppo vicino.
IPAF ha stilato una mappa sull’utilizzo in sicurezza delle PLE in prossimità delle linee elettriche, definendo quelli che sono i punti principali. È responsabilità del cliente e dell’utilizzatore essere a conoscenza della presenza di linee elettriche sospese e l’addetto deve sempre supervisionare l’area di lavoro. Verificare dunque la presenza di cavi elettrici sospesi prima di iniziare qualsiasi lavoro è di importanza fondamentale.
Nel momento in cui vengono individuate linee elettriche sospese, è bene presumere sempre che siano in tensione, salvo una diversa indicazione del fornitore di servizi elettrici, e applicare la regola IPAF 9/15m:
- 15m di distanza dai tralicci elettrici.
- 9m di distanza da cavi su pali di legno.
Se subentra la necessità di lavorare molto più vicino ai cavi elettrici è necessario consultare un esperto per una messa in sicurezza ulteriore.
Dove possibile, sia l’azienda che l’operatore addetto alla PLE devono prevedere ulteriori misure precauzionali per evitare il rischio di folgorazione ed infortuni. Tra queste:
- L’interruzione della fornitura elettrica durante la fase dei lavori.
- L’implementazione di un sistema di permessi di lavoro per garantire lo svolgimento dei lavori in prossimità dei cavi elettrici solo in caso di interruzione della fornitura elettrica e isolamento totale delle linee.
E se non fosse possibile interrompere il flusso di energia elettrica è necessario isolare le linee e rinviare i lavori. Se anche questo non bastasse, occorre orientarsi verso altre misure:
- Conoscere le distanze di avvicinamento minime (DAM) individuate sia da linee guida sia da norme locali e rispettare questi parametri.
- Implementare un’area di esclusione e mantenere le distanze minime di sicurezza.
- Utilizzare barriere a livello del suolo, pali e/o rilevatori per evitare spostamenti all’interno dell’area di esclusione.
- Posizionare la piattaforma a una giusta distanza di sicurezza, in modo che alla massima estensione, non rientri nell’area di esclusione.
- Estendere l’area di esclusione in modo tale da prevedere eventuali deviazioni della piattaforma, movimenti anomali delle linee elettriche causati dal vento, estensione del raggio di azione mediante gli utensili manuali utilizzati dalla piattaforma.